Piccolo trattato di tecnica pittorica
finale. Più pratici sono i trattati moderni; i migliori, secondo me, sono quelli tedeschi; ma anche lì ci si affanna parecchio sin da cavarci qualcosa che
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volte sulla tela perché la penetrazione nei pori sia completa e anche per togliere il troppo che c’è di colla; subito dopo quest’operazione non si
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lavorare più a lungo senza intingerlo di nuovo; scorre anche più facilmente ed essendo più flessibile si possono tirare pennellate più lunghe e rendere più
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olio qualsiasi (piuttosto della terra rossa o della terra di Siena bruciata, anche con il nero d’avorio si ottiene un buon risultato). Il colore dev
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La vernice che sinora mi ha dato i migliori risultati è la vernice Damar allungata con un po’ di essenza di trementina rettificata. Anche la vernice
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L’uso smoderato degli essicanti è pure assai pericoloso. Tuttavia anche nel condannare gli essicanti spesso si esagera. Un uso moderato e sapiente di
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mio, pur riconoscendo che si possano fare dei capolavori con quattro colori e anche con meno, ho l’abitudine di mettere sempre un gran numero di
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evitare di metterlo a contatto con qualsiasi metallo. Il giallo minerale è un colore da scartarsi; altera gli altri colori e usato solo anche sotto la
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libertà. Ma però non ho mai dimenticato che anche la nostra epoca ha in arte le sue perfezioni, i suoi tours de force, per nulla inferiori a quelli
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La tempera grassa è quella che gli antichi chiamavano comunemente tempera d’olio e poi anche pittura ad olio; è questa seconda definizione che trasse
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molto diluito come l’acquarello. Quindi anche per dipingere un quadro a tempera magra è indispensabile un po’ d’olio di lino. La tempera a colla è la
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si ammuffiscono. Per la macinazione si può usare una spatola da tavolozza e una lastra di vetro grosso che possa resistere anche a una pressione
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; è sempre consigliabile anche in questo caso la vernice Damar allungata con l’essenza di trementina rettificata.
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grande trasparenza e luminosità ai colori ma io ne ho fatta anche con gomme di altri alberi ed era altrettanto buona. Se per caso dunque non si trovasse
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È una tempera molto solida, forse la più solida di tutte; è quasi una pittura a olio. Essendo molto elastica è difficile che screpoli anche con l
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sopporta una lunga lavorazione e anche quando l’impasto raggiunge un certo spessore non corre il rischio di screpolarsi. Queste qualità elastiche sono
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i francesi) che rende tanto suggestive le pitture pompeiane. Si può anche verniciare il dipinto dopo averci dato la cera.
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. Permette una lunga lavorazione e sopporta anche un impasto denso; non si rischiano le screpolature. Ha le stesse qualità della tempera con l’olio di
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screpolature così facili a prodursi con la tempera. Si può anche procedere con metodo; impastando prima e velando poi sull’impasto asciutto; si
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e a lungo anche nei tubetti di stagno), la preparazione delle tele, delle tavole, dei cartoni, delle emulsioni e delle vernici, sono cose assai meno
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essenza di trementina e olio di papavero nella proporzione di 2/3 di essenza per 1/3 d’olio; si aggiunge anche qualche goccia di siccativo di Courtrai
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con lo stesso tono della parete in luce anche la parete in ombra. Campita così tutta la tela e uniti con cura i contorni perché più tardi non si
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sono ottime per preparare il tono neutro delle carni nei nudi. Poi con colori a vernice si può velare e anche coprire con una rete di velature fitte al
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vedersi, espone la pittura al pericolo delle screpolature. Si può anche macinare con vernice dei colori in tubetti che si saranno alquanto sgrassati con
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asciutto, è sempre consigliabile inumidire la parte ove si deve lavorare e ciò non soltanto per la buona conservazione della pittura ma anche perché la
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Se un artista di genio, o per lo meno d’ingegno, riuscirà a fare, anche senza nessuna preoccupazione tecnica, un’opera di valore che si guarderà
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guardarsi, ciò che quasi mai capita in un museo di pittura antica. Il fatto sta in questo che presso i pittori antichi anche gli spiriti mediocri e meno
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Io credo dunque che anche senza ricorrere alle ricette della tempera e alle grandi raffinatezze tecniche, ma limitandosi ai sistemi facili e
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, le tinte anche molto fluide non si spandono né colano, la luminosità del colore aumenta.
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colore grigio marronastro caldo (bianco con nero di vigna o d’avorio e terra d’ombra bruciata, o anche bianco con terra di Cassel).
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